
Mauro Esposito, nato a Torre del Greco, il 13 giugno 1979, ha esordito nel Pescara nel 1996, ha indossato per 199 volte la maglia del Cagliari con cui ha segnato 58 gol è stato inserito nella Hall of Fame del club sardo, nel 2007 avviene il passaggio storico alla Roma con cui vince una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia.
Ecco la mia intervista:
DOMANDA: Hai giocato in una piazza importante come Cagliari, dal 2001 al 2007, 199 presenze 58 gol, la società Cagliari ti ha anche inserito nella HALL OF FAME, perchè restare cosi tanto tempo in una squadra, quali sono le cose che spingono un calciatore a trattenersi cosi a lungo nello stesso club ?
RISPOSTA: Cagliari è stata la tappa più importante della mia carriera, ero e sono molto legato sia alla società che ai tifosi dove non mi hanno fatto mai mancare niente. In 6 anni ho avuto tante soddisfazioni, oltre ai goal ho vinto un campionato di serie Be ho raggiunto la nazionale. Tutto ciò mi ha spinto a rimanere per cosi tanto tempo in quella città.
DOMANDA: Nel 2007/2008 avviene il trasferimento in una grande città e società LA ROMA, stagione da incorniciare con la conquista della supercoppa e della coppa italia, che impatto hai avuto con la grande squadra, hai avuto delle difficoltà nell’ambientarti in una squadra importante ( se si quali ) ? oppure ci sono state delle situazioni che hanno agevolato il tuo inserimento ( se si quali ? )
RISPOSTA: Nel 2007 approdo in una grande squadra come la Roma, l’impatto è stato forte perchè andavo a giocare in una piazza importante composta da grandi giocatori. Ho vinto 2 trofei importanti come la Supercoppa e la Coppa Italia. Il rammarico più grande è quello di non essere riuscito ad esprimere al meglio le mie qualità, però per me è stata comunque un’esperienza positiva visto il fatto che ho giocato anche 9 partite in champions league.
DOMANDA: Oggi Mauro Esposito è un tecnico dell’ Under 13 del Pescara, in un mondo dove gli adolescenti vengono subito attratti e attirati dai social dalla ricchezza dal voler fare la bella vita, qual è la prima cosa che gli insegni per far capire loro che quel mondo non è poi cosi bello, è che nella carriera può anche fare dei danni ?
RISPOSTA: Oggi sono un allenatore dell’under 13 del Pescara, allenare i ragazzi mi da tante soddisfazioni perchè cerco di insegnare loro i veri principi del calcio e gli dico spesso che oggi è più facile fare il calciatore a patto che facciano sacrifici si impegnano sempre negli allenamenti e soprattutto che abbiano la testa sulle spalle perchè nel calcio nessuno ti regala niente.
DOMANDA: Quando si riesce a capire e/o intravedere che un bambino potrà essere, non dico un quasi fenomeno, ma che potrebbe giocare ad alti livelli ? Tu come allenatore, in una squadra, preferisci il bambino geniale ma con un carattere non facile da gestire oppure il bambino non fuoriclasse ma con un certo tipo di educazione ? e perché ?
RISPOSTA: Il talento si nota subito quelli magari bravi dove si intravede qualcosa vanno aspettati in modo da lavorarci bene, io preferisco sempre giocatori forti tecnicamente che sappiano giocare, poi il carattere con il passare del tempo si perfeziona basta fargli capire che per giocare ad alti livelli non c’è bisogno solo della tecnica ma anche della testa e sapersi comportare bene perchè basta un attimo che si torna indietro.
DOMANDA: Ultima domanda ritornando alla tua esperienza con la Roma non posso non farti alcune domande sul capitano la leggenda Francesco Totti (ahahahahahaah). Che sensazioni che emozioni si provano a giocare di fianco a una grande bandiera del calcio italiano ? Hai qualche aneddoto da raccontare ? E per ultimo dimmi 3 pregi del capitano ?
RISPOSTA: Giocare con Totti è stato un qualcosa di eccezzionale, solo vederlo toccare la palla mi emozionava, poi ho conosciuto anche una bellissima persona, mi ricordo sempre i tanti consigli che mi dava, di non mollare mai perchè ero forte e sarebbe arrivato anche il mio turno. Detto da lui per me era un motivo di orgoglio. I 3 pregi di Totti sono sicuramente uomo di spogliatoio di compagnia, sincero solare e divertente con tutti. e infine ambizioso e con grande voglia di essere sempre il più forte.
Un ringraziamento a Mauro Esposito, per avermi concesso questa bellissima intervista.