
Giada Pondini nata a Cesena il 18 Marzo 1997, promettente centrocampista del calcio femminile italiano, ha militato per 2 anni, dal 2012 al 2014, nel Castelvecchio, dal 2014 al 2017 si trasferisce nel San Zaccaria, nello stesso anno avviene il passaggio al Sassuolo.
Ecco la mia intervista:
DOMANDA: Prima domanda, chi ti ha trasmesso la passione per il calcio e dove hai iniziato a tirare i primi calci ?
RISPOSTA: Il calcio è una passione che mi ha trasmesso mio papà. Ho iniziato a calciare il pallone poco dopo aver imparato a camminare e da quel momento non ho smesso mai. Tutti i giorni giocavo a pallone con i miei amici e vicini di casa. Inizialmente nei giardini sotto casa e successivamente in un campetto in cemento vicino la Chiesa. Pallone sottobraccio e giocavo dalla mattina alla sera in ogni posto capitassi.
DOMANDA: Quali sono le difficoltà maggiori che hai dovuto affrontare e superare all’inizi della tua carriera calcistica ?
RISPOSTA: La difficoltà più grande è stata passare dal mondo del calcio maschile a quello femminile esattamente a 15 anni. Sono cresciuta in una squadra del paese dove ero l’unica bambina, ammetto che è dura lasciare l’ambiente dove ormai mi sentivo a casa per poi “buttarmi” nel mondo del calcio femminile. Inizialmente è stato difficile ambientarsi ma fortunatamente ho trovato delle compagne di squadra che mi hanno fatta sentire una di loro fin da subito nonostante fossi a 70 km da casa.
DOMANDA: A quali calciatori o calciatrici ti sei ispirata da bambina e perchè ?
RISPOSTA: Mi sono ispirata fin da bambina a Pirlo, uno dei più forti registi della storia del calcio, l’ammiro tantissimo e sono affascinata dalla sua grande tecnica e dalla visione di gioco.
DOMANDA: In che ruoli hai giocato e il ruolo che prediligi di più e perché ?
RISPOSTA: Ho giocato sempre a centrocampo come mezzala o come mediano davanti alla difesa, ammetto che la posizione da mediano la preferisco perchè mi sento più libera di esprimere le mie caratteristiche.
DOMANDA: Il calcio a livello personale cosa ti sta dando ?
RISPOSTA: Il calcio a livello personale mi sta dando gioie e dolori, gli ultimi 4 anni sono stati più duri di quanto pensassi, ho affrontato infortuni che peroò mi hanno fatto crescere e maturare sia come persona sia come calciatrice. Non mancano pero le soddisfazioni che mi sono tolta nonostante il mio percorso fosse sempre un pò “interrotto”.
DOMANDA: C’è qualche canzone particolare che ascolti per caricarti prima della gara e inoltre hai qualche rito scaramantico prima di entrare in campo ?
RISPOSTA: Non ho riti e canzoni pre-gara, amo però ascoltare la musica e isolarmi da tutto e da tutti per trovare la concentrazione e la carica giusta.
DOMANDA: Ultima domanda: calcisticamente parlando sogni che hai nel cassetto e che vuoi raggiungere ?
RISPOSTA: Sogno la nazionale e fare un’esperienza all’estero in un top club.
Un ringraziamento a Giada Pondini, per avermi concesso questa bellissima intervista.