Alessandro Budel

In foto Alessandro Budel,  attuale commentatore tecnico per DAZN.

Alessandro Budel nato a Milano 25 Febbraio 1981, ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Ha vestito le maglie del Lecce del Parma del Cagliari dell’ Empoli del Brescia e del Torino. Nel 1999 vince con la primavera del Milan il torneo di Viareggio.

Ecco la mia intervista:

DOMANDA: Prima domanda: come nasce la tua passione per il calcio ?

RISPOSTA: La passione del calcio nasce in casa, grazie a mio Padre anche lui appassionato e ex calciatore. Giocavo nella mia cameretta con la pallina di spugna, poi man mano che crescevo mi sono innamorato del Milan dei 3 olandesi e di Maradona, solo loro che mi hanno fatto desiderare sempre di più questo sport.

DOMANDA: Hai trascorso le giovanili nel Milan. Che ricordi hai di quel periodo?

RISPOSTA: Del Milan ho un bellissimo ricordo, un periodo stupendo anche perchè è la squadra del mio cuore, la squadra che ho sempre tifato, finire nelle giovanili del Milan è il sogno di tutti i ragazzi, di chi poi vuole ambire a diventare un calciatore, sono stato via 3 anni causa un brutto infortunio poi sono ritornato negli allievi nazionali ed è stata una grande emozione, ero contento anche perchè ho avuto la fortuna di crescere insieme a tanti campioni ma soprattutto uomini molto importanti sotto il profilo umano e morale, è stato un periodo fondamentale per la crescita di noi ragazzi.

DOMANDA: Dal 2005 al 2008 hai vestito la maglia del Cagliari e dal 2009 al 2016 hai vestito la maglia del Brescia sono i periodi più lunghi che tu hai trascorso in un club, cosa hanno rappresentato queste due esperienze ?  

RISPOSTA: Le due esperienze hanno rappresentato tanto sia di Cagliari sia di Brescia sono le squadre dove ho giocato di più. Cagliari è la piazza di Serie A dove ho militato di più, ho giocato 3 campionati interi, più di 90 partite, sicuramente ho dei ricordi indelebili molto molto belli con 3 salvezze raggiunte, una squadra molto forte con grandi giocatori ( primo anno ricordo ovviamente Gianfranco Zola ). Ho dei ricordi molto belli anche del posto addirittura ho ancora una casa è questo dimostra l’affetto che mi lega a quel posto. Per quanto riguarda Brescia è la piazza della mia carriera ho lasciato il mio cuore ho fatto anche il capitano, ho vissuto momenti splendidi, vincendo il campionato di serie B e volevo finire la carriera proprio li, poi c’è stata la parentesi del Pro-Vercelli, ma sicuramente è la piazza dove ho provato più amore e dove sono più legato.

DOMANDA: Oggi un giocatore di Serie A e un giocatore internazionale che si avvicina al tuo prototipo ideale di centrocampista?

RISPOSTA: Sicuramente italiano scelgo Barella un giocatore fortissimo capace di fare tutto, abbina qualità e quantità incredibile, in Europa c’è ne sono tanti, ho sempre ammirato Verratti lo reputo un fenomeno, mentre come giocatori stranieri scelgo Tony Kross e De Bruyne giocatori di una qualità incredibile.

DOMANDA: In che squadra italiana e straniera ti piacerebbe giocare e perché ?

RISPOSTA: In Italia senza dubbio in Milan sono cresciuto li sono un grande tifoso rossonero e di conseguenza mi sarebbe piaciuto provare a indossare quella maglia e scendere a San Siro sarebbe stato un grande sogno, squadra internazionale scelgo la CAMISETA BLANCA il Real Madrid penso sia il sogno di tutti quanti.

DOMANDA: Dal 2018 sei commentatore per DAZN all’inizio di questa tua esperienza hai trovato delle difficoltà e se ovviamente il fatto di essere stato un calciatore di ha agevolato e in che modo?

RISPOSTA: All’inizio ho trovato delle difficoltà, perchè bisogna abituarsi al commento alle varie situazioni ai vari tempi, però ovviamente la passione per il calcio vissuta per tanti mi ha agevolato tantissimo.

DOMANDA: Ultima domanda: quanto ti manca il campo…hai calcisticamente parlando dei sogni nel cassetto ?

RISPOSTA: Il campo mi manca perchè ho vissuto delle emozioni stupende, ovviamente quando capisci che il tuo ciclo è finito sei sempre felice per quello che hai realizzato e la prendi in maniera positiva. Il mio sogno nel cassetto è quello di continuare a restare nel mondo del calcio che sia sul campo che sia sulla tribuna, commentare per me è già una fortuna e di conseguenza restare attaccato a questo mondo con la passione che ho per me è una grande emozione.

Un ringraziamento a Alessandro Budel, per avermi concesso questa bellissima intervista.

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